venerdì 30 dicembre 2011

SALI DA BAGNO AROMATICI

E' semplicissimo farsi a casa i sali da bagno aromatozziati nei piu' vari modi.
Quelli che ho fatto io sono adatti per l'inverno perche' hanno tutti ingredienti che "scaldano",che sono stimolanti ed energizzati:

250gr di sale
50gr di bicarbonato di sodio
buccia di un arancia
4 chiodi di garofano
4 semi di cardamomo

Il cardamomo e' una spezia orientale che si usa spesso nei dolci della cucina indiana (ma anche in molte preparazioni salate).Sono dei piccoli gusci bianchi o verdi,che si aprono e all'interno ci sono tanti piccoli semini neri,molto aromatici,che vanno polverezziati in un mortaio insieme ai chiodi di garofano.




Una volta resi in polvere i semini di cardamomo e i chiodi di garofano,si mettono in un frullatore insieme alla buccia di arancia,al sale e al bicarbonato.
Si frulla il tutto fino a che la buccia di arancia si polverizza completamente e il tutto rimane ben amalgamato e mischiato.
Semplicissimo no??A questo punto basta metterlo in un bel barattolo di vetro senza nessun problema,visto che il sale funge da conservante ...e non vi dico che profumo quando si apre il barattolo!!
Basta poi aggiungerne un cucchiaio all'acqua del bagno.Il bicarbonato di sodio poi e' un ottimo abbinamento con il sale ,perche' quest'ultimo tende a seccare un pochino la pelle,mentre il bicarbonato riequilibra quasta azione del sale con il suo effetto idratante ,che rende la pelle piu' morbida.

un altro barbatrucco per evitare che la pelle si secchi troppo quando si usano i sali da bagno, e' aggiungere all'acqua un poco di aceto,che ha lo stesso effetto idratante e riequilibrante del bicarbonato.

giovedì 29 dicembre 2011

FRAU HOLLE




Una vedova aveva due figlie. Una era bella e laboriosa, l'altra brutta e pigra. Ma la donna aveva molto più affetto per quella brutta e pigra perché era figlia sua, mentre l'altra era costretta a sbrigare tutte le faccende di casa come una serva, una cenerentola. Tutti i giorni la povera ragazza, seduta accanto al pozzo che c'era sulla via maestra, doveva filare, filare e filare fino a che le dita cominciavano a sanguinarle.

Un giorno successe che il fuso si era tutto imbrattato di sangue e la ragazza si spenzolò nel pozzo per sciacquarlo, ma il fuso le sfuggì di mano e cadde giù. La ragazza si mise a piangere, corse dalla matrigna e le raccontò la disgrazia che le era successa. Ma la donna la rimproverò aspramente e, senza muoversi a pietà, le disse: "Hai fatto cadere il fuso nel pozzo? Bene, e allora ritiralo fuori!". Così, la ragazza tornò al pozzo senza sapere cosa fare; angosciata com'era, non seppe trovare di meglio, per recuperare il fuso, che saltare lei stessa dentro al pozzo. Perse i sensi, e quando si ridestò e tornò in sé, si ritrovò in un bel prato dove il sole splendeva su mille e mille fiori colorati. Prese a camminare e arrivò a un forno pieno di pane; il pane gridava: "Oh, tirami fuori, tirami fuori, se no brucio. E' un bel pezzo che son cotto!". La ragazza si avvicinò e con la pala tirò fuori, uno per uno, tutti i pani. Poi riprese il cammino e arrivò vicino a un albero carico di mele; l'albero gridò: "Oh, scuotimi, scuotimi, noialtre mele siamo bell'e mature!" La ragazza scosse l'albero così che le mele caddero a pioggia, e continuò a scuoterlo finche' sulla pianta non rimase un solo frutto. Dopo aver raccolto tutte le mele in un bel mucchio, proseguì per la strada. Alla fine arrivò in vista di una casetta alla quale stava affacciata una vecchia. La ragazza si spaventò perché la donna aveva dei dentoni da non si dire, ma, mentre faceva l'atto di scappar via, la vecchia le rivolse la parola: "Perche' hai paura, bambina mia! Resta da me, se farai tutte le faccende di casa a puntino, ti troverai bene! Devi solo stare attenta a rifarmi il letto per bene e a sprimacciarlo a dovere, perche' le piume volino via e cada così la neve sulla terra. "Io sono Frau Holle".



Data la gentilezza con cui la vecchia le aveva parlato, la ragazza riprese coraggio, accettò la proposta e si mise al servizio della donna. Svolse tutti i lavori con piena soddisfazione della vecchia e il letto lo sprimacciava sempre con tale energia che le piume volavano all'intorno come fiocchi di neve. In cambio, stava bene in quella casa, mai una parola cattiva, e tutti i giorni in tavola non mancava né il lesso né l'arrosto. Era già un bel pezzo che la ragazza stava da Frau Holle, quando, a un certo punto, cominciò a sentirsi triste. All'inizio non sapeva neppure lei cosa le mancava, ma alla fine si rese conto di avere nostalgia di casa. Benché qui, da Frau Holle, stesse mille volte meglio che a casa sua, sentiva però nostalgia di tornarci. Ne parlò con la vecchia: "Mi è venuta nostalgia di casa, e anche se laggiù non sto bene come qui, non posso restare ancora; devo tornare dai miei". Frau Holle rispose: "Mi fa piacere che tu desideri tornare a casa, e poiché mi hai servito così fedelmente, ti voglio portare lassù io stessa". La prese per mano e la condusse davanti a un grande portone. Questo si aprì, e, appena la ragazza fu sotto la volta, cadde giù una scrosciante pioggia d'oro, e tutto quell'oro, che era davvero tanto, le restò attaccato addosso."E' giusto che tu lo abbia, perche' sei stata laboriosa", disse Frau Holle, riconsegnandole anche il fuso che le era caduto nel pozzo. In quel mentre il portone si richiuse e la ragazza si trovò lassù nel mondo, non distante dalla casa della madre. E quando arrivò nel cortile, il galletto che era appollaiato sul pozzo cominciò a cantare:

"Chicchirichì!
La nostra fanciulla tutta d'oro, eccola qui!"

Entrò in casa e, dato che era tutta coperta d'oro, ebbe una buona accoglienza dalla madre e dalla sorella. La ragazza raccontò tutto quello che le era capitato, e quando la madre sentì come le era arrivata tutta quella ricchezza, s'intese di procurare la stessa fortuna alla figlia brutta e pigra. Quest'ultima dovette mettersi accanto al pozzo a filare, e, per sporcare di sangue il fuso, si punse la mano infilandola fra i rovi. Poi gettò il fuso nell'acqua e ci saltò dentro anche lei. Come l'altra arrivò su un bel prato e imboccò il medesimo sentiero. Quando fu in prossimità del forno, ecco il pane che grida: "Oh, tirami fuori, tirami fuori, se no brucio! E' un bel pezzo che son cotto". Ma la pigra rispose: "Sì, avessi voglia di sporcarmi!" e tirò avanti. Subito dopo arrivò vicino al melo, che gridò: "Oh, scuotimi, scuotimi, noialtre mele siamo bell'e mature!". Ma lei rispose: "Ma che sei matto, me ne avesse a cascare una in capo!". E tirò dritto. Quando fu davanti alla casa di Frau Holle, non ebbe paura perché sapeva già dei dentoni, e subito si mise al suo servizio. Il primo giorno, facendo forza su se stessa, fu laboriosa ed eseguì tutto quello che Frau Holle le diceva di fare. Il secondo giorno, però, cominciò a bighellonare, e il terzo ancora di più e finì che la mattina non voleva neppure alzarsi. Non rifaceva neanche a dovere il letto di Frau Holle e non lo sprimacciava in modo che le piume volassero via. Tutto ciò non piacque alla vecchia che la licenziò. La pigra ne fu contenta perché pensava che adesso sarebbe stato il momento della pioggia d'oro. Frau Holle condusse anche lei al portone, ma, quando fu sotto la volta, al posto dell'oro, le si riversò addosso un paiolo di pece. "E' in ricompensa dei tuoi servigi", disse Frau Holle, e chiuse il portone. La pigra arrivò a casa, ma era coperta di pece, e il galletto sul pozzo, appena la vide, si mise a gridare:

"Chicchirichì,
la nostra fanciulla tutta sudicia, eccola qui!"

E la pece le restò attaccata addosso e non volle andarsene finché visse.

FIABA DEI FRATELLI GRIMM
(http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/grimm/holle.htm)

sabato 24 dicembre 2011

Terza settimana dell'Avvento - l'Angelo Bianco
La terza domenica, un angelo tutto bianco e luminoso discende verso la terra. Tiene nella sua mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso. Va verso tutti gli esseri umani nel cui cuore l'angelo rosso aveva trovato dell'amore autentico e li tocca con il suo raggio di luce. Allora questa luce penetra nel cuore di questi uomini e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall'interno.
Ed è come se il sole si accendesse nei loro occhi e discendesse nelle loro mani, nei loro piedi e in tutto il loro corpo. Persino i più poveri, i più umili fra gli uomini sono così trasformati e cominciano ad assomigliare agli angeli, perché hanno un po' d'amore puro nel loro cuore.
Ma non tutto il mondo vede questo angelo bianco. Solo gli angeli lo vedono e coloro i cui occhi sono stati illuminati dalla sua luce. È con questa luce negli occhi che si può vedere anche il piccolo Bambino che nasce nella mangiatoia.



L'Angelo Viola Malva - Quarta Domenica
L'ultima domenica prima di Natale un grande angelo con il mantello di un colore violetto molto delicato e caldo appare in cielo e sorvola tutta la terra. Tiene nella sua mano una grande lira. Suona con questa lira una musica molto dolce e canta un canto molto armonioso e chiaro. Ma per udirlo bisogna avere un cuore silenzioso e attento.
Egli canta il grande canto della Pace, il canto del Bambino Natale e del Regno di Dio che viene sulla terra. Moltissimi angioletti lo accompagnano e anch'essi cantano e giubilano nel cielo.
Allora tutti i semi che dormono nella terra si risvegliano e la terra stessa ascolta e trasale: il canto degli angeli le dice che Dio non la dimentica e che un giorno sarà di nuovo un Paradiso.

articolo tratto da Fior di Pesco Edizioni (distribuita da Editrice Antroposofica)

venerdì 9 dicembre 2011

{this moment}

{this moment} - A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
INSPIRED BY SOULEMAMA





lunedì 5 dicembre 2011

Seconda settimana dell'Avvento -

l'Angelo rosso

Oggi un secondo angelo discende dal cielo.
È vestito con un grande mantello rosso e porta nella sua mano sinistra un grande canestro, tutto d'oro.
Questo canestro è vuoto e l'angelo vorrebbe riempirlo per riportarlo tutto pieno d'innanzi al trono di Dio. Ma cosa vi andrà a mettere?
Il canestro è molto fine e delicato,perché è intrecciato con raggi di sole; non ci si possono mettere cose dure e pesanti dentro. L'angelo passa molto discretamente in tutte le case,su tutta la terra e cerca...
Che cosa cerca? Egli scruta il cuore di tutti gli uomini per vedere se vi trova un po' d'amore completamente puro.
E questo amore lo mette nella sua coppa e, quindi, lo porta verso il cielo.
E là, coloro che abitano il cielo, gli angeli e anche gli uomini che sono morti sulla terra, prendono questo amore e ne fanno luce per le stelle.
(dal libro Festeggiare l'avvento
Soline e Pierre Lienhard
Fior di Pesco Edizioni )



Nonostante la visione sia un po' troppo cristianizzata,se si va al di' la' di cio'
il significato di questo periodo che precede il Solstizio D'Inverno nel simbolismo che questa descizione trasmette e' molto bello.L'Angelo che discende nel mondo con il suo cesto intrecciato di raggi di sole,in cui non puo' essere messo nulla di pesante,ma solo cio' che e' puro ,in modo che possa essere portato dalla Divinita',simboleggia il lavoro interiore che noi dobbiamo fare ,e cioe rendere noi stessi e i nosti pensieri,la nostra Anima
leggeri,puri,in Armonia,lasciando andare tutti i sentimentalismi,le emozioni e i pensieri negativi che ci appesantiscono ed oscurano la nostra Anima e il nostro cuore.
Dobbiamo tenere lontani questi pensieri e stati d'animo in modo siano sempre presenti,nel Centro di Noi stessi,nonostante cio' che succede ci intorno ,La Gioia,l'Amore e L'Armonia,che soli possono pian piano avvicinarci a quella dimensione Luminosa e divina la Cui Essenza e' propio Gioia,Amore e Armonia puri.

giovedì 1 dicembre 2011

PRIMA SETTIMANA DELL'AVVENTO



The first light of Advent is the light of stones,
Light that lives in seashells, in crystals and in bones

The second light of Advent is the light of plants,
Plants that reach up to the sun and in the breezes dance

The third light of Advent is the light of beasts,
Light of hope that shines in the greatest and the least

The fourth light of Advent is the light of you and I,
The light of love, of thought, to give and understand
-Rudolf Steiner




Siamo giunti alla prima settimana Dell'Avvento,
Ecco come viene descritto questo periodo
secondo la filosofia Antroposofica di Rudolf Steiner

Prima settimana dell'Avvento: l'Angelo blu
Come possiamo sapere che il Natale sta per arrivare? Non lo si può vedere con gli occhi, perché i giorni e le notti sono come sempre e gli uomini vivono e si occupano delle loro faccende come al solito. Non lo si può sentire con le orecchie, perché i rumori che risuonano sono sempre gli stessi: auto, aerei che passano, bambini che gridano e così via.
Pur tuttavia, quattro settimane prima di Natale, avviene qualcosa di molto importante: un grande angelo discende dal cielo, per invitare gli abitanti della terra a preparare il Natale. Indossa un grande mantello blu, intessuto di silenzio e di pace. La maggior parte delle persone non se ne accorge perché sono troppo occupate a fare altro. Ma l'angelo canta con voce profonda e solamente coloro che hanno un cuore attento possono sentirlo. Egli canta: «Il cielo viene sulla terra, Dio viene ad abitare nel cuore degli uomini.
Siate desti! Apritegli la porta!». È oggi che questo angelo passa e parla a tutti gli uomini. E coloro che lo sentono si mettono a preparare il Natale cantando canzoni e accendendo candele...
-dal libro Festeggiare l'avvento
Soline e Pierre Lienhard
Fior di Pesco Edizioni (distribuita da Editrice Antroposofica)